Niente da fare per la «bala»
Oggi in piazza la protesta pacifica dei sostenitori
Festa guastata per il «gioco della bala» a Livemmo di Pertica Alta Dopo i mugugni e la burrasca è scattata la denuncia di un privato e il conseguente divieto di svolgere il torneo in piazza del sindaco. E oggi è in programma una manifestazione di protesta.
Il «gioco della bala»
Il pallone elastico è una manifestazione che fa parte della storia di Livemmo. Una tradizione che risale alla notte dei tempi, con la piazza sempre lì, a fare da campo di gioco.
Nel passato «la bala» ebbe solo un breve momento di stanca nei primi anni ´90. Ma dal 1999 la tradizione riprese a pieno ritmo: lo storico torneo di Livemmo tornò a essere giocato con squadre che arrivavano, oltre che dalla Pertica, anche da Casto, Mura, Sarezzo e Polaveno.
Gli ultimi fatti
Anche quest´anno la tradizione sembrava dover essere rispettata. Tutto era pronto anche se per l´intero anno gli allenamenti erano andati avanti in un clima burrascoso. Il torneo doveva essere giocato in piazza tra ieri e oggi. Invece, a sorpresa, è arrivata l´ordinanza del sindaco Denis Zanolini, che vieta «in piazza giochi non autorizzati».
«La questione – spiegano alcuni membri del Gruppo sportivo – sta in questi termini: un abitante della piazza, disturbato dal gioco che avveniva a qualsiasi ora, ha fatto le sue rimostranze ritenendo di essere leso nel suo diritto di proprietà. Allora, in un consiglio comunale aperto si è trovata la soluzione di vietare i giochi pericolosi, ad eccezione della «bala» se giocata in orari prefissati e solo durante il fine settimana».
Evidentemente tale misura non è bastata all’abitante di piazza Guglielmo Marconi che ha preferito passare alla denuncia nei confronti di privati. La procedura penale sta andando avanti.
A questo punto il sindaco, nonostante l’impegno a portare avanti la tradizione, non ha avuto altra scelta che emettere ordinanza di divieto. E così oggi, dalle ore 14, in piazza, anziché la tradizionale «bala» che volteggia si vedrà radunato l´intero paese di Livemmo, per una manifestazione di protesta, pacifica, che più che contro qualcuno sarà a favore di qualcosa.
«Questa tradizione non può finire – dicono i componenti del Gruppo sportivo – per colpa di una sola persona, che tra l´altro è del posto e quindi capisce quanto per noi quest´appuntamento sia importante». Persino il commento delle vecchiette, che non sono certo ultrà della «bala», nel vedere l´ordinanza è stato: «Com´è possibile vietare qualcosa che è tradizione, forse l´ultima rimasta assieme al Carnevale, quando tutto quel che è il passato sta andando perduto?».
Non ci sarà però insurrezione popolare a Livemmo: «Più che avercela col privato (che difende i suoi diritti, ma che forse lo sta facendo in modo esagerato) o col Comune (che ha forse il torto all´inizio di avere sottovalutato il problema, seppur in buona fede), noi vogliamo che si ripristini il gioco della «bala» in piazza, tradizione che non possiamo permetterci di perdere. Certo, chiediamo di farlo con tutte le regolamentazioni del caso».
Il sindaco, interpellato in merito all´ordinanza emessa, preferisce per ora mantenere il riserbo.
Rischio
La strada da seguire è comunque quella della mediazione. Il rischio? Che il gioco della «bala» sparisca per sempre dalla Pertica Alta.
Bresciaoggi, 28 luglio 2002
Massimo Pasinetti