Belprato paese dipinto, la fantasia al potere
Facciate e muri delle case trasformati in grandi tele sulle quali artisti e grafici creano sgargianti murales
BresciaOggi, 19 agosto 2018
Per il sesto anno consecutivo Belprato di Pertica Alta torna a essere il paese delle case dipinte. Grazie alle idee, ai colori e ai pennelli degli artisti al lavoro su invito dell’associazione «L’Anima della Pertica». In primis Marino Gabusi, artista locale ma ormai da tempo emigrato in Svizzera, dove vive. Fu lui sei anni fa a mettere in moto l’iniziativa, e presto al «maestro» si sono affiancati tanti altri grafici, decoratori e pittori, italiani ma anche svizzeri. Che hanno iniziato a lavorare a cavallo di Ferragosto per realizzare opere a tema libero sui muri delle case del borgo. Attenti dunque in questi giorni, fino alla celebrazione, domani, del patrono San Bernardo, mentre si passeggia per le strade e i vicoli di Belprato. Si possono infatti incontrare i pittori all’opera sui muri esterni delle abitazioni. E una volta dipinti quei muri diventano d’autore, raccontando storie legate alle tradizioni locali, al lavoro e alla fatica, ma anche di pura fantasia. Il colore diventa insomma una scorciatoia per raggiungere i sensi e per suscitare emozioni, come ha fatto in passato il grande artista bresciano Edoardo Togni, che in Pertica è stato molto attivo.
Un progetto, quello curato da «L’Anima della Pertica», che mira alla riqualificazione e alla valorizzazione sociale e culturale del territorio, e che proseguirà nei prossimi anni con altri interventi decorativi. I protagonisti saranno, naturalmente in accordo tra loro, da un lato gli artisti ospiti di Belprato, e dall’altro gli abitanti proprietari delle abitazioni sulle cui facciate trovano posto i murales. Realizzati a titolo gratuito dai creativi in trasferta, ai quali viene offerto il privilegio di entrare a far parte di un museo permanente e a cielo aperto, un progetto unico nel suo genere. E per questa sesta edizione di «Belprato paese delle case dipinte», il borgo diventa anche «paese artisticamente videosorvegliato»: all’ingresso per chi arriva da Nozza, infatti proprio sopra l’antica fontana, sono stati dipinti due monitor e un grosso occhio che osserva chi transita da quelle parti.
Massimo Pasinetti
Foto di «repertorio»