A Livemmo i 20 milioni di euro per il bando regionale sui borghi
Mille metri di altitudine, 169 abitanti (di cui 41 scapoli), un bar-ristorante con 4,8 stelle su Tripadvisor (La Perla) e un contributo a fondo perduto di 20 milioni di euro per il rilancio dei borghi: benvenuti a Livemmo.
La Regione ha scelto di intestare alla frazione di Pertica Alta il mega-contributo del bando Borgo unico, previsto dal P.N.N.R: 420 milioni per la riesumazione e il rilancio di 21 Comuni decadenti.
La delibera, autografata dall’assessore Stefano Bruno Galli, sarà all’ordine del giorno della giunta di lunedì e verrà inoltrata al ministero della Cultura il 15 marzo per l’autorizzazione a procedere.
Pubblicata lo scorso 17 dicembre sul sito della Regione Lombardia, la manifestazione di interesse aveva tre allegati pieni di commi, cavilli e requisiti intransigenti
Un esempio? Era necessario avere meno di 300 abitanti.
La proposta di Livemmo, che sarà resa nota tra qualche ora, ha vinto con 20 punti di vantaggio rispetto alle altre 31 candidate.
Ora, la risposta definitiva spetta al ministro della Cultura, Dario Franceschini.
Il governo, infatti, vuole finanziare «progetti pilota per la rigenerazione culturale, sociale ed economica dei borghi caratterizzati da un indice di spopolamento progressivo e rilevante».
I destinatari sono poi indicati dalle Regioni e Province autonome.
Alcune non hanno nemmeno fatto la selezione (con annesse polemiche). Tante regioni hanno optato la via del bando: quello dell’assessorato all’Autonomia e alla cultura della Lombardia è stato copiato e incollato da parecchi enti.
Il “bando borghi” di 20 milioni di Livemmo in sintesi
L’idea del bando vincitore in poche righe:
«Sviluppare una serie di interventi volti al recupero del patrimonio architettonico, culturale e ambientale per il rafforzamento dell’attrattività dei borghi e dei centri storici di piccola dimensione, attraverso il restauro e recupero di spazi urbani, edifici storici o culturali, nonché elementi distintivi del carattere identitario».
I 20 milioni saranno la base di «una crescita economica duratura, inclusiva e sostenibile, un’occupazione piena e produttiva e un lavoro dignitoso per tutti». Soprattutto, renderanno «le città e gli insediamenti umani inclusivi, sicuri, duraturi e sostenibili».
La Lombardia ha chiesto un progetto «esemplare» per il rilancio di un borgo disabitato, in declino o semi-abbandonato: il restauro, la tutela e una seconda, lunga, vita a tracce storico-architettoniche.
Con questa rivoluzione, Livemmo diventerà the place to be.
Alessandra Troncana dal Corriere della Sera