1) Cogne – Acqua Bianca
Partenza e Arrivo: Forno d’Ono
Tempo percorrenza Mountain Bike: 1:30 h
Tempo percorrenza a piedi: 2:30 h
Lunghezza: 11,4 km
Pendenza max: 29 %
Dislivello complessivo: 604 m
Difficoltà: difficile
Itinerario di breve lunghezza, spiccatamente naturalistico, a tratti impegnativo, dove la fatica viene premiata dall’emozione e suggestione e che permette numerose uscite dal percorso principale per poter fruire di ampi spazi naturali, anche antropizzati, caratterizzati dalla presenza di cascinali recuperati in parte ancora abitati nel periodo estivo.
Partendo dalla piazzetta di Forno d’Ono (511 mt. di altitudine), antistante il comune, si procede in direzione Ono Degno. Superato il ponte si percorre il primo chilometro, in leggera pendenza, su asfalto fino al primo tornante, dove si abbandona la strada comunale imboccando a sinistra, una strada dal fondo sassoso ma compatto. Percorsi 500 metri si piega a destra iniziando la salita per poi, poco più avanti, svoltare repentinamente a sinistra.
Da qui il tracciato si inerpica fortemente mettendo a dura prova le gambe dei biker più allenati e la resistenza di chi ha scelto di percorrere l’itinerario a piedi. Un vero e proprio muro lungo quasi 300 metri, che nel tratto cementato finale arriva a sfiorare il 30% di pendenza. Superato questo sforzo, tra i più duri di tutto il percorso, la strada spiana per un po’ attraversando prati da dove è possibile gustare l’emozionante preponderanza di verde che si presenta all’orizzonte alla vista di una valle che si apre (vista panoramica).
Il percorso torna inesorabilmente a salire, con qualche strappo impegnativo, fino alla Chiesa di San Lorenzo, all’estremo dell’abitato di Ono Degno. Per chi volesse sostare per ritemprarsi o rifornirsi d’acqua, si segnala una fresca fontana a 50 metri in direzione del borgo storico del paese.
L’itinerario, invece, prosegue in senso opposto al centro abitato puntando verso nord in direzione dell’imponente parete rocciosa della Corna Blacca.
Affrontato lo strappo in salita, al primo bivio si procede a sinistra lungo un’inaspettata discesa che anticipa un susseguirsi di saliscendi che rendono ancor più coinvolgente la marcia. Dopo un chilometro e mezzo, seguendo sempre la principale, evitando la deviazione a sinistra, superato un ruscello che attraversa la strada, ci si trova davanti a un altro tratto ripido e cementato molto impegnativo.
In cima alla rampa, la presenza di un rustico denominato Caseriana invita a posteggiare per qualche minuto la mountain bike, o a sedersi, per una sosta e per dare uno sguardo d’insieme al sudato percorso che si è lasciato alle spalle (vista panoramica). Ripresa la marcia, si prosegue ancora per mezzo chilometro in lieve ascesa prima di arrivare a una piazzetta che fa da base a un canalone di pietre e di ghiaia che scende dal fronte della Corna Blacca.
Nota: per gli appassionati di escursioni in montagna, da qui partono due itinerari in direzione della cima della Corna Blacca posta a 2004 metri, con un’eventuale sosta presso la cascina Pian dei Canali in sommità al canalone di ghiaia.
Ritornando al nostro itinerario, proprio in questo punto inizia finalmente la discesa che, dopo poche centinaia di metri, conduce in località Cogne e alle sue caratteristiche cascine adibite al ricovero del bestiame. Poco più avanti si lascia la strada per imboccare un sentiero che scende a sinistra e si addentra nuovamente in zona boschiva. Inizialmente il tracciato è piuttosto semplice ma ben presto diventa tecnico e potenzialmente pericoloso: sul fondo è facile incontrare sassi di grosse dimensioni e in alcuni punti è necessario per i biker scendere dalla bici.
Il sentiero conduce fino a fondovalle dove, attraversato il piccolo torrente, si imbocca nuovamente la strada sterrata. Ci troviamo ora in località Acqua Bianca, altra tappa proposta per una breve sosta e per osservare l’emozionante cascata che affluisce nel torrente Degnone.
Si riprende la discesa in direzione sud e percorsi 400 metri si arriva in località La Valle, (non potrete non notare sulla destra un fabbricato ristrutturato), caratterizzata dalla presenza di molti fienili, e da qui si ripercorre a ritroso la strada fatta all’inizio dell’itinerario. Dopo poche centinaia di metri si ritorna sulla via comunale asfaltata in direzione di Forno d’Ono verso la sede comunale, punto di partenza del nostro itinerario.
Nelle diverse stagioni dell’anno, con massima esplosione autunnale, la tavolozza dei colori che dipinge questo quadro mirabile si arricchisce di nuove tonalità, oro, ocra, ruggine e terra, mostrate dalla vegetazione costituita da faggi, carpini, abeti e prati magri in quota, il tutto impreziosito da una flora spontanea con rarità botaniche e da una fauna selvatica che in caso di occhio fortunato si rivela, timida e guardinga, agli escursionisti.