Il borgo di Livemmo
Livemmo, un paese di riconosciuta nobiltà nelle Pertiche, presenta al visitatore, insieme al paesaggio oltremodo affascinante, un nucleo abitativo antico, con aspetti architettonici delle dimore ampie e signorili, legate ad un gusto austero e nello stesso tempo raffinato: portali in pietra martellinata, fregi e sottotetti finemente lavorati, loggiati luminosi e affreschi decorativi.
Monumenti e luoghi d’interesse
Già, sin dall’ingresso, una severa croce in pietra locale del 1742, opera di Cristoforo Manera, offre l’immagine di un borgo non alieno ai sacri e forti significati. La evidente ricchezza dell’aristocrazia livemmese era legata al possesso dei “forni fusori”, ai commerci locali della “ferrarezza” e ai “fondaci” di proprietà presenti a Venezia.
Quando, alla fine del Quattrocento, a Livemmo sorge una cappella dedicata a S. Marco Evangelista, questi legami commerciali, politici, culturali e religiosi (e quindi anche gli elementi di contorno in una di sorta di gemellaggio con la capitale, Venezia) appaiono maggiormente chiari e preminenti.
Livemmo conserva ben tre edifici religiosi, legati alla sua storia: la chiesa di S. Andrea o dei Morti di Barbaine, la chiesa di S. Rocco e la parrocchiale dedicata a S. Marco.
Notevole, nel tempo, è sempre stata l’agricoltura, con l’allevamento bovino e con prodotti caseari tipici e legati all’alpeggio.
Caratteristico e conosciuto in tutta la provincia è il carnevale di Livemmo, dove le sue antiche maschere sono vivaci allegorie di un mondo contadino ormai trascorso.
Nel 2022, il finanziamento del PNRR
Nel 2022 è uno tra i 310 borghi e piccoli comuni destinatari di oltre 760 milioni di euro dei fondi previsti dal MiC per il Piano nazionale borghi, finanziato con il PNRR, per investimenti per rigenerazione culturale, sociale ed economica.
La Regione Lombardia ha selezionato e premiato la qualità della proposta di Livemmo, risultata la migliore sulle 32 lombarde, di cui 7 bresciane, erogando al borgo poco meno di 20 milioni di euro.