8) Arca – Sar – Valsorda
Partenza e Arrivo: Forno d’Ono
SCHEDA TECNICA
Tempo percorrenza Mountain Bike: 2:50 h
Tempo percorrenza a piedi: 5:00 h
Lunghezza: 14,2 km
Pendenza max: 18 %
Dislivello complessivo: 730 m
Difficoltà: media
Itinerario abbastanza breve, senza dubbio suggestivo, che permette di ammirare ambienti particolari, immersi in scenari naturali pregevoli e mai ripetitivi, abbastanza impegnativo ma di sicuro interesse.
Come sempre, a seconda della stagione in cui viene percorso, può regalare diverse emozioni agli amanti delle espressioni del paesaggio naturale, che si materializzano nei colori della vegetazione e della flora spontanea, nel ciclo della vita della fauna selvatica, nel sole che scalda l’aria nell’azzurro del cielo che muta.
Subito dopo la partenza dalla piazzetta di Forno d’Ono (511 mt. di altitudine), antistante il comune, si tiene la sinistra procedendo in direzione della frazione di Avenone. Questo primo tratto, 4 km di salita su asfalto lungo la strada provinciale n. 110, è caratterizzato da una pendenza media del 6% e presenta, specialmente nel primo chilometro, strappi impegnativi.
A metà strada è possibile ammirare un crocefisso ligneo posizionato all’interno di un tornante. Arrivati alle porte della frazione di Avenone si oltrepassa la fontana in pietra a sinistra e si svolta a destra imboccando una ripida strada a fondo solo inizialmente asfaltato, ma complessivamente in buone condizioni, che conduce nella suggestiva Valle di Sar. Qui lo spazio si dilata e la luce inonda la vallata lasciandosi alle spalle le ombre delle fronde degli alberi del tratto precedente.
La strada, a fondo naturale di ghiaia bianca, sale attraversando un tratto nuovamente ombreggiato per poi riaprirsi in località Maruzzo, una malga, di proprietà del comune di Pertica Bassa, con alcune stalle utilizzate per l’alpeggio nella stagione estiva, immerse nel verde e circondate da felci, pini, rovi e abeti del bosco. Si presenta qui un’occasione per una breve sosta e una gradita rinfrescata grazie alla fontana a lato strada.
Si riparte e la strada rientra nel sottobosco salendo fino ad un bivio, per poi proseguire a sinistra in leggera discesa e nuovamente risalire in vista dell’alpeggio denominato Valsorda. Il fabbricato, di proprietà del comune di Pertica Alta, posto sulla sommità di un’altura permette di godere di una vista panoramica strepitosa spaziando fino all’abitato di Livemmo.
Particolarità della Valsorda, valle costituita a sua volta da tante piccole vallette collegate tra loro, è data proprio da tale conformazione del terreno che ripercuote l’eco delle parole in tutte queste vallette disorientando e facilitando il perdersi, da questo fenomeno deriva, infatti, il suo nome. Da notare la caratteristica cisterna a botte per la raccolta delle acque piovane costruita interamente in pietra locale.
Il cammino prosegue in discesa lasciandosi sulla sinistra un piccolo manufatto in muratura per il ricovero degli animali, lungo un tracciato ampio, in area prativa, utilizzato come pista per esbosco. Dopo un centinaio di metri si svolta a destra e qui inizia una discesa che si sviluppa al compluvio dei versanti e che conduce ad un suggestivo bacino di raccolta delle acque sorgive utilizzate per abbeverare gli animali al pascolo. In particolari condizioni meteorologiche è possibile vedere sulla superficie dell’acqua il cielo riflesso.
La discesa, per gli amanti delle due ruote, richiede particolare impegno, soprattutto in caso di terreno umido, a causa di radici scoperte e pietre smosse che rendono il fondo particolarmente sdrucciolevole.
L’itinerario prosegue arrivando al passaggio più critico di tutto il percorso, ovvero, una discesa molto ripida tra rocce sporgenti che richiede di procedere a piedi e di fare molta attenzione.
Per qualche decina di metri il sentiero è tortuoso e si snoda in zona boscosa conducendo in località Pof. Scendendo a sinistra si attraversa la località Arca, dove, oltre a una selva fiabesca di abeti rivolti al cielo, è un piacere, solleticati dal pungente ma gradevole profumo di resina, ammirare le opere lignee realizzate dagli artisti della fervente Bottega di Scultura di Pertica Bassa.
i continua percorrendo un tratto di strada, ritornata agevole, che porta all’innesto con la strada asfaltata, già percorsa all’andata dove si svolta a destra verso l’abitato di Avenone.
Da qui, diversamente dall’andata, è possibile scendere a valle percorrendo un’antica strada mulattiera a fondo acciottolato che rappresenta per i biker un percorso tecnico da affrontare con la dovuta accortezza soprattutto in caso di pioggia.
A conclusione della mulattiera si oltrepassa un ponticello nell’abitato di Forno d’Ono, (qui è possibile visitare su richiesta la Chiesa di Santa Maria Assunta e il Museo della Resistenza e del Folklorevalsabbino) e si termina il viaggio svoltando a destra sulla strada comunale ritornando al punto di partenza.